Ecco il “bat watching”, ad Austin e nei parchi naturali texani. Centinaia di migliaia i visitatori. Non solo l’affascinante “whale watching” o il rilassante “bird-watching”, ovvero le attività turistiche che consistono nel visitare santuari naturali del pianeta dove avvistare, rispettivamente balene o rari esemplari di avifauna: esiste anche il “bat watching”, dove bat sta per pipistrello. C’è un angolo di mondo in cui questi mammiferi alati, oggetto di tanti pregiudizi negativi e ultimamente rivalutati in Italia ma solo come rimedio biologico anti-zanzare, non soltanto sono custoditi e protetti ma sono ormai un’attrazione turistica di punta: il Texas.
Tanto sono tenuti in considerazione in questo Stato americano che Austin, la capitale, meno di due anni fa ha adottato proprio il pipistrello come emblema ufficiale della propria fauna, accanto alla ben più famosa mucca texana. Tra l’altro proprio il loro esser ghiotti di zanzare e di altri insetti dannosi per l’agricoltura li ha resi a tratti ‘venerati’ tra i texani. Insomma una spedizione in Texas, per chi vuole lanciarsi alla scoperta di una meta un po’ più insolita, ricca tra l’altro anche di interessanti musei, può essere l’occasione per visitare dei luoghi naturali sui generis e per sfatare falsi miti su questi animali. Tra l’altro l’Onu ha dichiarato il 2011-2012 l’Anno internazionale dei pipistrelli.
Il bat watching è molto popolare in molti parchi del Texas e lo stesso Wildlife Department offre una guida completa a tutti i siti perfetti per quest’attività (link al documento pdf). Ad Austin ad esempio – anche detta la città-pipistrello – ogni sera d’estate si può assistere a circa un milione e mezzo di pipistrelli che si librano in volo dal Congress Avenue Bridge. Evento che richiama ogni volta circa 100 mila spettatori. Ad agosto c’è il consueto Bat Fest con musica, cibo e ovviamente “bat watching”.
Vicino Mason, c’è una colonia di circa cinque milioni di “pipistrelli senza coda messicani”, specie anche indicata come ‘molosso brasiliano’, che vive nell’Eckert James River Bat Cave Preserve. Da maggio a settembre i visitatori possono osservare i volatili quando escono a caccia di sera oppure al loro rientro all’alba. Un altro sito può essere quello di Moody Gardens su Galveston Island, nel cui complesso tra l’altro ci si può anche rilassare nella spa o sul campo da golf. Tra le sue attrazioni c’è la Rainforest Pyramid, dimora di mille specie di piante e animali provenienti da tutto il mondo, pipistrelli compresi. Altri due ancora possono essere il Clarity Tunnel del Caprock Canyons State Park, dove vivono 500 mila pipistrelli, visitabile tra fine aprile e metà ottobre, o Bracken Cave, appena fuori San Antonio, casa di ben 20 milioni di esemplari. Per visitare quest’ultimo sito bisogna diventare membri di Bat Conservation International.
Alter ego di vampiri, portatori di malattia e ciechi: nulla di più falso. I pipistrelli in realtà sono molto diversi dagli stereotipi a cui normalmente vengono associati, ma si tratta pur sempre di animali selvatici e quindi è bene tener conto di alcune accortezze qualora si dovesse visitare uno di questi santuari naturali e assistere allo spettacolo di uno stormo che si libra in volo. La maggior parte dei siti deputati a questo tipo di osservazione normalmente delimita l’area entro cui è sicuro trovarsi, perché fuori dall’abituale ‘rotta’ di volo degli animali. È bene osservare in silenzio lo stormo in volo ed è assolutamente vietato toccare un pipistrello che si dovesse trovare per terra, sia per la sicurezza dell’animale sia per l’incolumità della persona. I pipistrelli – come molti mammiferi selvatici – possono mordere se si sentono in pericolo e soprattutto possono essere portatori di rabbia (esattamente come gli scoiattoli). Vietato anche ‘disturbare’ questi animali con fonti di luce, come il flash delle macchine fotografiche, o – peggio – con il lancio di oggetti.