Fano, 28 marzo 2012 – CHE FINE HA FATTO la nuova caserma dei pompieri? Se lo chiede anche il responsabile provinciale del Conapo (sindacato autonomo vigili del fuoco) Leonardo Scudella che già nei mesi scorsi aveva evidenziato la mancata partenza dei lavori.
«Un’autorizzazione che tarda ad arrivare — scrive Scudella — nonostante esistano tutte le condizioni necessarie a realizzare l’opera: il terreno è stato assegnato da tempo, il progetto è approvato, tutti gli enti locali hanno rilasciato i permessi indispensabili ed espresso i pareri di conformità necessari, la ditta vincitrice dell’appalto è pronta a partire con i lavori e, per andare incontro alle difficoltà di bilancio del governo, ha ridotto in maniera considerevole le proprie richieste economiche, l’amministrazione comunale fanese ha compiuto tutti gli sforzi necessari per consentirne la realizzazione ma, nonostante tutto questo, l’opera non decolla. Nel frattempo, il personale continua a prestare la propria opera in una sede al limite della vivibilità, in condizioni precarie per la propria sicurezza e per la propria salute».
POI SCUDELLA evidenzia le carenze dell’attuale sede. «Giusto per fare qualche esempio, ricordiamo che la struttura attuale è in uno stato di conservazione globale al limite della fatiscenza, all’interno della quale insistono strutture in eternit con le quali i lavoratori sono a contatto diretto da oltre 20 anni, 24 ore su 24, in qualunque condizioni meteo; gli impianti idrici, elettrici e termici non sono a norma di legge, i servizi igienico-sanitari non sono sufficienti al soddisfare le esigenze del personale in servizio, la pavimentazione del piazzale interno sta cedendo in maniera evidente e pericolosa, la sede è disseminata di trappole topi, uno dei quali è stato catturato nella cucina. Nello scorso mese di novembre 2011, in occasione della visita nella sede di Fano dell’ingegnere Pellicano, accompagnato dal direttore regionale e dal comandante provinciale dei vigili del fuoco, il personale in servizio nel distaccamento, unitamente ai rappresentanti dell’amministrazione comunale fanese, si erano impegnati a non porre in essere iniziative o forme di protesta finalizzate a trovare una soluzione al problema; in cambio erano state garantite delle risposte entro il mese di gennaio 2012 ma le risposte non sono arrivate e i recenti sviluppi negativi della vicenda stanno affossando definitivamente le ultime speranze di vedere realizzata la nuova sede.
I LAVORATORI hanno mantenuto fede al proprio impegno e, quindi, riteniamo che essi abbiano diritto alle risposte che gli erano state promesse, così come riteniamo che ne abbiano diritto in tempi rapidi; in mancanza di segnali che indichino chiaramente l’esito positivo della vicenda (e non potrebbe essere diversamente), ci attiveremo per mettere in atto ogni forma di iniziativa per ottenere le risposte che il personale merita ma che meritano anche tutti coloro che si sono impegnati a fondo in questa vicenda». Tutti i limiti della caserma si sono ulteriormente palesati durante l’emergenza nevone: la struttura non era assolutamente in grado di accogliere tutto il personale presente.