“Adotta un topo anche tu” è lo slogan provocatorio dei pescatori che domani protesteranno davanti il molo Crispi, la zona maggiormente invasa dai ratti. Il sit-in segue un esposto alla Procura.
Sit-in di protesta domani mattina al porto di Catania contro l’infestazione di ratti nella zona del molo Crispi, attorno ai grossi silos pieni di granaglie. A denunciare la grave situazione sanitaria sono i pescatori.
Un fenomeno per loro insostenibile, e che vogliono risolvere a colpi d’ironia: “Adotta un topo anche tu” è lo slogan del presidio di protesta, insieme a loro, il Comitato cittadino per la difesa del porto e della pesca.
“Sarà un presidio animato – spiega Marcello Failla del Comitato a Italpress – con raffigurazioni di cartapesta sulle condizioni igienico-sanitarie del porto. In quella zona non ci sono bagni pubblici, né cassonetti della raccolta differenziata e neanche l’isola ecologica obbligatoria.
Non si fa la pulizia: quello che c’è a terra resta a terra. E’ un’area completamente abbandonata, anche se la frequentano ogni giorno un migliaio di pescatori”. Tanto lerciume che ha fatto proliferare i roditori: “al Molo Crispi non possiamo nutrirli tutti! Aiutaci” dicono ironicamente i manifestanti.
Il sit in segue un esposto alla Procura della Repubblica, presentato dal Comitato due settimane fa: “si è chiesto alla magistratura catanese – dice Failla – un intervento per appurare eventuali responsabilità penali in materia per la violazione delle normative igienico sanitarie nel molo Crispi”.
Per i manifestanti, inoltre, c’è anche il pericolo delle basole: molte sono rotte, la pavimentazione è sconnessa e questo costituisce un pericolo durante il loro lavoro. “I pescatori non ne possono più – conclude Failla – non possono continuare in queste condizioni. Chiediamo aiuto all’Autorità Portuale, con cui abbiamo avuto anche alcuni incontri senza mai nulla di concreto”.