“CARCERE femminile di Bari: nella sezione femminile presenza di roditori, animali volatili, zanzare, mosche e millepiedi”. A denunciarlo il sindacato dei poliziotti OSAPP.
“Sollecitiamo nuovamente la costruzione di un nuovo Penitenziario nella Città di Bari, nell’urgente e quanto mai indispensabile sicurezza della Comunità Barese oltre che per la sicurezza dell’igiene e della salubrità dei 500 detenuti a fronte delle 292 regolamentari e nell’interesse delle oltre 400 unità di dipendenti”.
La Puglia è seconda regione con l’89% del sovraffollamento con 4.458 detenuti di cui 206 donne rispetto alla capienza regolamentare Ministeriale stabilita in 2.463 di cui 181 posti letto per donne. Il Sindacato continuerà a denunciare il “degrado barese” a tutti i livelli fino a segnalare la questione alla Corte Europea per la Difesa dei diritti alla sopravvivenza dell’essere umano e contro la tortura del disinteresse da parte di chi assunto per intervenire risulta essere eternamente dormiente.
Interessante poi per il Sindacato di Polizia in questi periodi di grande crisi economica poter comprendere l’eventuale utilizzo da parte dell’amministrazione penitenziaria del Carcere di Bari della somma di cinquantamila euro su una disponibilità finanziaria di 150.000 per le Strutture della Puglia che la Commissione sul benessere del Personale istituita ai sensi dell’ex art. 26 dpr. 395/1995 nei decorsi anni ritenne di destinare per ristrutturazione, tinteggiatura, ammodernamento delle Caserme e Sale Convegno dei penitenziaria Pugliesi; vennero individuate alcune sedi di maggiore evidente degrado tra cui quella di Trani–Taranto e Bari stanziamenti che invece sarebbero stati utilizzati per “foresteria dei dirigenti”, acquisto di mobilio arredamento, suppellettili, poi trasferiti presso la Struttura Penitenziaria di San Severo, sebbene gli stanziamenti fossero destinati al Penitenziario di Bari.
Il sindacato ha chiesto l’apertura di indagini conoscitive sulle questioni sollevate.