Nella lotta alla malaria c’e’ un altro problema da gestire: la resistenza agli insetticidi dei vettori della malattia, quali la zanzare anophele, e’ in continuo aumento, ed e’ arrivata a circa i 2/3 dei paesi in cui e’ presente la malattia. A lanciare l’allarme e’ l’Organizzazione mondiale della sanita’, che ha preparato un piano d’azione per fronteggiare il problema.
L’aumento del controllo dei vettori della malaria tramite insetticidi ha prodotto infatti un aumento della resistenza a queste sostanze negli insetti. I dati sono ancora limitati, ma si stima che la resistenza ad almeno un insetticida sia stata identificata in 64 paesi, in particolare ai piretroidi. Le preoccupazioni maggiori sono per gli stati dell’Africa Sub-Sahariana e l’India, dove si ha la maggiore combinazione di resistenza in alcune aree a tutte le classi di insetticida e alti livelli di trasmissione della malaria. Ad esempio l’attuale copertura con gli insetticidi in Africa consente di evitare ogni anno la morte di circa 22mila bambini sotto i 5 anni.
Ma se i piretroidi perdessero la loro efficacia, si avrebbe un calo di oltre il 55% dei benefici. Quindi, rileva l’Oms, anche se gli strumenti di controllo dei vettori rimangono efficaci, la loro forza puo’ essere mantenuta solo attraverso azioni urgenti e concertate dalla comunita’ globale della malaria. Una di queste e’ senz’altro incrementare la ricerca e trovare nuovi strumenti di controllo della malaria e gestire strategie di controllo per la resistenza agli insetticidi.