A Medolla singolare fenomeno già conosciuto e studiato da tempo, ma i gas che risalgono in superficie causano morìe di animali.
Terreni dove la temperatura ha raggiunto picchi che sfiorano i 50° con il massimo registrato il 22 maggio seguito dalle rilevazioni di tre giorni fa. È lo strano fenomeno che si registra nelle campagne di Medolla dove, tra l’altro, è segnalata un’intensa moria di topi che fa seguito a quella dei pesci nei canali di Finale e San Felice. Situazioni limite, che però Ingv annota come la prosecuzione di dati già verificati.
«La terre calde di Medolla – spiega Fedora Quattrocchi che sta effettuando le rilevazioni con la precaria Alessandra Sciarra – sono un fenomeno noto, che annotammo tra il 2006 ed il 2008 quando Ers ci chiese approfondimenti sui terreni in ottica stoccaggio gas. Ers, inoltre ci ha messo a disposizione quella letteratura. I dati non serviranno a prevedere i terremoti, ma sono importanti per capire cosa sta succedendo e le temperature elevate sono un elemento importante di conoscenza: se i gradi salgono allora si va ad ipotizzare e ad accertare se si sono aperte nuove fratture. Così come è interessante osservare gli animali: ci sono casi, tra cui proprio a Medolla, in cui le galline hanno smesso di fare uova. Tutti elementi utili, così come l’innalzamento delle falde acquifere. Le morìe? Mancanza di ossigeno per i pesci ed esalazioni di vari gas per i topi».