È la più vasta ondata di contagi con il “virus del Nilo occidentale” mai vista in America. Un virus trasmesso dalle zanzare. L’epicentro è nel Texas ed in Mississipi, ma le infezioni sono destinate a crescere: ad ammettere senza mezzi termini la serietà della situazione sono gli esperti di salute pubblica statunitense, dopo che sono stati resi noti altri due decessi causati dal virus.
Al 21 agosto, secondo gli ultimi dati dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), i casi riportati erano 1.121, i decessi 41. Le ultime due morti sono avvenute una nell’area di Dallas, la più colpita dall’infestazione di zanzare infette, e l’altra nella contea di Fresno, in California. Quest’ultima una località sinora risparmiata dal virus.
“Il picco delle malattie causate dal virus del Nilo occidentale è usualmente a metà agosto – ha detto Lyle Petersen, dei Cdc – ma usualmente l’incubazione dura una paio di settimane e quindi ci aspettiamo una nuova impennata dei contagi”. La stessa ricercatrice ha ammesso che gli esperti non capiscono il perché dell’epidemia, ma tra le cause sospette c’è l’eccessiva ondata di calore.
Il 75% dei casi sono in Texas, Mississipi, Oklahoma, Louisiana. Nella contea di Dallas è stata dichiarata emergenza sanitaria. Da lunedì insetticidi vengono spruzzati da aerei speciali e la popolazione è invitata a cautele particolari, come evitare di uscire al tramonto e cospargersi di sostanze repellenti anti-zanzare.