Sgradita “sorpresa” per una signora residente nel bellunese: “E la ditta non mi ha fatto nemmeno le scuse”.
La carcassa di un topo in stato di decomposizione all’interno di un cartone del latte: questa la raccapricciante sorpresa per una donna di Ponte nelle Alpi, comune in provincia di Belluno.
E’ stata una colazione non certo gustosa per la donna. Dalla confezione del prodotto – quella classica da un litro – veniva fuori un odore nauseabondo. Notando che il latte usciva in minima quantità, la signora ha allargato l’apertura ed è rimasta scioccata rendendosi conto di cosa “custodiva” all’interno. Il topo sarebbe finito nella confezione in fase di inscatolamento del latte.
Colta da un forte senso di nausea, ha subito avvisato il negozio nel quale aveva acquistato il latte, che ha contattato la ditta produttrice. Il giorno stesso la donna è stata chiamata al telefono dai rappresentanti della latteria, che però hanno richiesto l’invio di documentazione fotografica che comprovasse la presenza del roditore morto nel latte.
“Oltre al danno la beffa, la ditta non mi ha fatto nemmeno le scuse. Devo ancora dimostrare quanto è invece conservato, mio malgrado, in frigo?”, ha commentato la signora al quotidiano Il Gazzettino. E ora è pronta una segnalazione ai carabinieri del Nas, “sperando che siano più celeri e attenti”.
“Non si tratta affatto di una latteria dell’Alto Adige e quindi il latte locale non è in nessun modo coinvolto nello spiacevole episodio”, ha affermato l’assessore altoatesino Hans Berger. “Le nostre immediate verifiche hanno permesso di accertare che non si tratta di latte altoatesino e che di conseguenza neppure il cartone proviene da una cooperativa altoatesina”, sottolinea l’assessore. “Non vogliamo che vengano provocati danni al comparto altoatesino del latte solo perché in questo caso si è giunti a conclusioni affrettate e superficiali”, conclude Berger.