Condizioni disumane nel carcere di Oristano. La denuncia della polizia penitenziaria per voce del sindacato Ugl.
“Topi che scorrazzano nello spaccio, infiltrazioni d’acqua piovana, sistemi elettronici e informatici in tilt. Una totale improvvisazione”. La polizia penitenziaria del carcere di Massama ha denunciato per voce del sindacato Ugl “condizioni di lavoro disumane”.
Preoccupano i numeri: dei rinforzi (80 agenti previsti), al momento sono arrivati 56. Spiega Salvatore Argiolas, segretario dell’Ugl: “In gioco non ci sono soltanto le condizioni di lavoro del personale, ma la sicurezza all’interno del carcere: noi oggi non siamo in grado di garantirla»”. Gli agenti sono 165, i detenuti 118. «Il numero dei carcerati è destinato ad aumentare, non si può dire altrettanto per gli agenti di polizia penitenziaria. C’è il rischio concreto che nel giro di pochi mesi i detenuti arrivino a 400, molti della sezione di massima sicurezza».