Terminato quello della popolazione umana, parte il censimento dei topi del centro storico, che sembrano essere cresciuti molto più dei narnesi, fermi a 20.000 residenti da decenni. I ratti sono sempre più spesso segnalati dai cittadini che li avvertono «in numero eccessivo».
La conta dei topi
Per la conta si adopererà un sistema che si basa su principi statistici messo a punto da una società specializzata. «Una serie di strumenti, delle piccole gabbie, che hanno il compito di attirare i roditori, sono state posizionate in alcuni vicoli del centro, laddove le segnalazioni sono state più numerose. Le gabbie verranno poi sistematicamente controllate, in tempi stabiliti, per vedere quanti roditori vi saranno finiti», spiega Lorella Sepi, la dirigente del Comune che segue l’operazione. Una formula matematica, prendendo il dato delle catture, potrà stabilire poi con una certa approssimazione, la popolazione dei topi e definire se sia eccessiva oppure se è ancora rimasta nella norma.
La leggenda narnese
Quei numeri serviranno per avviare la derattizzazione delle aree: una leggenda narnese vuole che per ogni abitante c’è un ratto nascosto. Nel centro storico risiedono tremila persone. C’è anche l’idea di far catturare i topi dai gatti.
Gatti randagi pronti all’uso
«Abbiamo dei gattili in piena regola, gatti randagi – spiega Lorella Sepi – basterebbe spostarli, provvisoriamente, nelle zone preferite dai topi: il costo della custodia dei gatti randagi sarebbe pagato dal risparmio sul costo della derattizzazione.
Articolo tratto da Il Messaggero